Un'altro pezzo si aggiunge a quelli per la rappresentazione della battaglia della valle di Moccò del 1463, tra Triestini e Veneti-Capodistriani: si tratta della miniatura a cavallo del Patrizio Cristoforo (Montecchi) de' Cancellieri. Cancellieri era, come abbiamo letto precedentemente, il capitano della compagnia di soldati-cittadini in armi che affrontarono e sconfissero i veneti allo scontro di Zaule. La miniatura è un 10mm della TB-Line posizionata su basetta in forex con foglio magnetico. La colorazione dello stemma patrizio è presunto: riporta lo stemma nei colori gialli e rossi descritti nei post precedenti, ma in realtà vi sono poche notizie storiche a riguardo, in assenza fantasia, la ragione e "l'occhio" hanno dato il loro piccolo contributo.
Ancora una piccola curiosità su questo personaggio: esisteva ancora all'inizio del secolo scorso a Trieste, il palazzo dei Cancellieri, ora non c'è più. Rimangono ancor oggi, presso il museo dell'orto lapidario, le pietre della porta di entrata dell'abitazione, su cui vi era incisa la stranissima iscrizione che per secoli ha stupito e incuriosito i passanti. Crittografata, ma ora tradotta, essa ammoniva: "Il destino distrugge ogni cosa.." "Rotat omne fatum "(da Comune di Trieste). Lo stesso Destino che diede gloria al Cancellieri nella battaglia di zaule, non lo risparmiò nella battaglia di Ponziana del 1468 contro il Luogar, Cristoforo cadde assieme a tanti Triestini per mantenere l'autonomia del Comune e questà è tutta un'altra storia, ma oggi una via cittadina lo ricorda per questo alto sacrificio. La cosa veramente strana è che anche a Santo Gavardo è intitolata una via di Trieste..lo stesso Santo Gavardo che con le sue batterie nel 1463 bombardò la Trieste assediata.
Tornando al nostro wargame: pronti i comandanti procediamo ad allestire i due eserciti: basette per i "200 Triestini" e le "60 celate" venete (o "400 cavalli") allo scontro del 1463. La descrizione e una piccola analisi sui numeri e la tipogia di armati ci accompagnerà, nei prossimi post nella costruzione. A presto dunque!
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